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Rischio incidente industriale

Uno stabilimento industriale è classificato a rischio di incidente rilevante, ai sensi della vigente normativa, se ha in deposito o in lavorazione sostanze pericolose
oltre determinate soglie.
Tuttavia bisogna considerare che il rischio è mantenuto basso grazie a standard di sicurezza consolidati, mediante i quali gli impianti di produzione sono stati progettati e costruiti. La gestione è affidata a personale esperto ed addestrato a fronteggiare eventuali emergenze e la sicurezza è garantita anche dalle strumentazioni di controllo, di allarme e di blocco automatico. Inoltre tali aziende sono sottoposte ad adempimenti e controlli pubblici.

In Italia, come in tutti i Paesi della Comunità Europea, esistono precise normative che garantiscono alla popolazione una certa sicurezza nei confronti dei pericoli di origine industriale. La legislazione italiana regolamenta tutta una serie di attività all’interno delle industrie, con norme atte a conoscere, valutare, prevenire e ridurre tutti i possibili rischi e, in caso di incidente, a limitarne le conseguenze dannose attraverso la pianificazione dell’emergenza interna ed esterna allo stabilimento.
La normativa di riferimento è costituita dal Decreto Legislativo 334/1999 e dalle sue
successive modifiche ed integrazioni, che definisce i criteri da adottare per il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti negli stabilimenti industriali.

Viene definito incidente rilevante in uno stabilimento industriale un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati, e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito per la salute umana o per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose.

In caso di allarme, coloro che si trovano nelle aree a rischio dovranno adottare le seguenti norme di autoprotezione.

Comportamenti da seguire in caso di rifugio al chiuso:

  • Rifugiarsi al chiuso, chiudere tutte le finestre e le porte esterne, chiudere le porte interne dell’abitazione e dell’edificio. Non recarsi sul luogo dell’incidente e non andare a prendere i bambini a scuola.
  • Spegnere i sistemi di ventilazione o condizionamento, sia centralizzati che locali.
  • Spegnere gli impianti di riscaldamento e le fiamme libere.
  • Chiudere le serrande delle canne fumarie e tamponare l’imbocco di cappe e camini.
  • Rifugiarsi nel locale più idoneo possibile. Ognuna delle seguenti condizioni migliora l’idoneità di un locale: presenza di poche aperture, posizione ad un piano elevato, ubicazione dal lato dell’edificio opposto alla fonte del rilascio, disponibilità di acqua, presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni.
  • Nel caso vi sia pericolo di esplosione esterna, chiudere gli infissi e tenersi a distanza dai vetri delle finestre.
  • Sigillare con nastro adesivo o tamponare con panni bagnati le fessure degli stipiti di finestre e porte e la luce tra porte e pavimento.
  • Evitare l’uso di ascensori per il conseguente spostamento d’aria che ne deriverebbe.
  • In caso di necessità tenere un panno bagnato sugli occhi e davanti al naso e alla bocca.
  • Mantenersi sintonizzati mediante radio o TV sulle stazioni emittenti locali indicate dalle autorità e porre attenzione agli eventuali avvisi fatti tramite altoparlanti mobili su automezzi.
  • Non usare telefoni nè cellulari per non intasare le linee.

Al cessato allarme:

  • Spalancare porte e finestre, avviare sistemi di ventilazione o condizionamento ed uscire dall’edificio fino al totale ricambio dell’aria all’interno dello stesso; assistere in questa azione le persone non autosufficienti o necessitanti aiuto.
  • Non utilizzare acqua e alimenti di cui si sospetta la contaminazione prima di una verifica igienico-sanitaria da parte delle autorità preposte.
  • Porre particolare attenzione nel riaccedere a locali dove vi possa essere ristagno di vapori (particolarmente gli interrati o seminterrati).

In caso di evacuazione:

Se la situazione lo richiede, il Prefetto, unitamente al Sindaco, potrebbe ordinare l’evacuazione di alcuni edifici o zone della città. Tale provvedimento viene deciso solo se esso può essere svolto in condizioni di sicurezza e solo se risulta più conveniente del rifugio al chiuso. Per questo motivo è bene non procedere ad un’evacuazione spontanea, ma muoversi soltanto su indicazione delle autorità, attraverso comunicazioni da squadre di soccorso, radio, TV, altoparlanti, telefono ecc., tenendo presenti alcuni accorgimenti:

  • Allontanarsi dalla zona seguendo le istruzioni delle autorità.
  • Tenere possibilmente un fazzoletto bagnato sulla bocca e sul naso.
  • Evitare l’uso di ascensori.
  • Non utilizzare le auto per evitare l’ingorgo del traffico, con blocco dell’evacuazione, e per non intralciare l’intervento dei mezzi di soccorso: in caso di necessità, l’Autorità competente fornirà i mezzi appropriati (autobus, ambulanze, ecc.).
  • Dirigersi al punto di raccolta indicato di volta in volta dalle Autorità.
  • Possibilmente portare con sè un apparecchio radio sintonizzato sulle stazioni emittenti indicate dalle Autorità.

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