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Territorio

Vedi anche: Idrogeomorfologia Clima Popolazione Patrimonio abitativo Patrimonio artistico Rete Stradale Rete ferroviaria Infrastrutture Collegamenti Aerei Edifici strategici

Il Comune di Capurso è ubicato nell’area metropolitana di Bari a circa 10 km a sud est dal capoluogo pugliese ad una altitudine media di 74 m. sul livello del mare con valori minimi di circa 60 m. s.l.m., in prossimità di Triggiano, e valori massimi di circa 100 m. s.l.m. nella parte meridionale del comune. Il suo territorio, che ricade interamente nella tavola n. 177 II SE della Carta d’Italia 1:100.000, ha un’ estensione pari a circa 15 km2 prevalentemente pianeggiante e confina a nord con il capoluogo
Bari, a nord-est con Triggiano, ad ovest con Valenzano, a sud con Casamassima, a sud-est con Cellamare, a est con Noicattaro.

Tavola 01. Inquadramento territoriale

Circa il 92% degli abitanti di Capurso risiedono nel centro urbano del comune, ma vi è una percentuale pari a circa 8 % della popolazione che vive in alcune aree staccate dal nucleo principale e localizzate in zone contigue all’abitato del comune di Triggiano. Si tratta dei nuclei urbani di Superga e San Pietro, che seppur ricadenti nel territorio capursese, sono direttamente connessi al comune di Triggiano.
Il territorio si presenta prevalentemente sub-pianeggiante con l’inserimento di alcuni elementi morfologici che rompono tale andamento e che sono costituiti da solchi erosivi indicati localmente con il termine di “lame” tipici del paesaggio carsico pugliese e derivanti dall’azione di ruscellamento superficiale delle acque.
L’analisi della carta dell’uso del suolo mostra come l’utilizzo del territorio sia prevalentemente agricolo (la superficie deputata a tale uso interessa circa il 55% dell’intero territorio comunale).
Il paesaggio agrario è principalmente caratterizzato da viti e olivi. Nonostante l’agricoltura costituisca ancora un settore economico di primaria importanza, il declino della sua vitalità economica (legato al difficile reperimento di mano d’opera e alla mancanza di un’organizzazione cooperativistica forte) ha causato la marginalizzazione e il sostanziale abbandono di molti terreni, con il conseguente diffondersi di fenomeni di abbandono abusivo di rifiuti. La proprietà terriera è molto frazionata e buona parte della produzione è destinata a forme di auto-consumo.

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